Sinodo 47°

Sinodo della Diocesi di Milano 47°

Il Sinodo diocesano 47° fu indetto il 30 maggio 1993, solennità di Pentecoste, nell'episcopato del Cardinale Arcivescovo Carlo Maria Martini.

Vide il suo compimento nella promulgazione del libro sinodale avvenuta in data 1 febbraio 1995, con Prot. Gen. n. 239/95.

Le costituzioni sinodali entrarono in vigore con la domenica di Pasqua del 16 aprile 1995.

Il Sinodo esprime che il canto e la musica sono una forma eminente di educazione e di partecipazione alla liturgia. A comporre in armonioso equilibrio assemblea e schola, liturgia e musica, contribuisce la consapevolezza della natura ministeriale della musica e la coerenza tra testo e musica, tra canto e rito. La qualità del canto e della musica nella liturgia si manifesta infatti nella sua stretta e inscindibile connessione con la parola biblica e rituale.


Relativamente al canto ambrosiano è dedicata una specifica sezione:

Parte prima: Ministeri fondamentali / Cap. 2: Il ministero della Liturgia / Canone 94: Il canto e la musica / § 3, lettera c)

Nel patrimonio liturgico riveste parte rilevante il canto ambrosiano, la cui conoscenza, soprattutto dal punto di vista contenutistico, musicale ed esecutivo non deve essere trascurata. In tal senso sono chiamati a svolgere un ruolo esemplare la cattedrale e la basilica di S. Ambrogio, nonché i monasteri delle Romite dell'Ordine di S. Ambrogio ad Nemus.

E' bene che in ogni parrocchia sia proposto e usato un repertorio accessibile di canti ambrosiani.


Il testo completo del Sinodo 47° si può trovare sul sito della Diocesi di Milano, cliccando: